Ogni anno, i pensionati attendono con ansia l’annuncio degli aumenti delle pensioni. L’aumento è già confermato nel 2025, ma l’orizzonte del 2026 rimane incerto. Dobbiamo temere un “anno vuoto”, come aveva previsto l’ex Primo Ministro François Bayrou prima della caduta del suo governo?
Dalla sua nomina nel settembre 2025, il nuovo capo del governo, Sébastien Lecornu, sta cercando di riprendere il controllo di un bilancio in difficoltà. Ha già abbandonato alcune misure impopolari, ma rimane discreto sulla questione delle pensioni. Gli anziani si chiedono quindi: le loro pensioni saranno davvero aumentate nel 2026 o c’è il rischio che vengano congelate?
Novembre 2025: rivalutazione della pensione integrativa Agirc-Arrco
A partire dal 1° novembre 2025, quasi 14 milioni di pensionati del settore privato vedranno aumentare la loro pensione integrativa Agirc-Arrco.
L’aumento segue l’inflazione al netto del tabacco pubblicata dall’INSEE, ma con uno sconto di 0,4 punti per preservare l’equilibrio finanziario del regime. Con un’inflazione stimata intorno all’1%, la rivalutazione dovrebbe attestarsi tra +0,6% e +0,8%.
In concreto, una pensione integrativa di 1.300 euro al mese guadagnerà circa 8-10 euro in più, ovvero tra 95 e 125 euro all’anno. Il primo pagamento maggiorato verrà effettuato il 3 novembre 2025. Questo aumento si aggiunge a quello già applicato a gennaio 2025 alle pensioni di base (+2,2%).
