Tutto sull’olio di semi: varietà, usi in cucina, conservazione e scadenza

Olio di semi: le varietà in commercio
Parliamo di olio di semi ma sarebbe più corretto parlare di “oli”: sono tante infatti le varietà di questo prodotto. Le differenze tra le tipologie principali dipendono ovviamente dal seme utilizzato. Tra le più conosciute e utilizzate varietà di olio di semi troviamo:

Olio di semi di girasole: di colore giallo paglierino, viene prodotto dalla lavorazione dei semi del fiore; contiene acidi grassi polinsaturi e monoinsaturi, in particolare l’acido oleico, importante per la salute del cuore. Indicato per friggere le verdure perché particolarmente resistente e stabile a temperature mediamente elevate (120 -150 °C), anche se l’opzione migliore resta l’olio di semi di arachide.
Olio di semi di lino: ottima fonte di omega-3, l’olio di semi di lino si consuma fresco e a crudo, ottimo per condire insalate e piatti di verdure. Attenzione alla conservazione: va tenuto in frigorifero per evitare che diventi rancido.
Olio di semi di arachidi: prodotto a partire dalla parte più grassa dei semi, l’olio di semi di arachidi ha un sapore dolce e gradevole ed è il più indicato per friggere.
Olio di mais: non proprio un olio di semi quanto di “chicchi”, l’olio di mais è ricco di vitamine, betacarotene e sostanze benefiche per il cuore. Usi consigliati: crudo per condire insalate e piatti freddi, cotto per piatti in padella che non richiedano temperature eccessive.
Olio di semi di zucca: presenta un sapore intenso e deciso che lo rende piacevole anche a crudo, l’olio di semi di zucca è ricco di sali minerali, acidi grassi e vitamine.
Olio di soia: di colore giallo chiaro e dal sapore delicato, l’olio di soia è la varietà più utilizzata al mondo. Ricco di acidi grassi omega-3, si resta bene anche come condimento a crudo.
Olio di semi di palma: detto anche olio palmistico, viene prodotto dal nocciolo interno del frutto della palma. A differenza di altri oli di semi, presenta una maggiore concentrazione di grassi saturi. Da non confondere con l’olio di palma ricavato dalla lavorazione della polpa.
E l’olio di semi vari? A questa dicitura, che deve comparire per legge sulla confezione, corrisponde una miscela di olio di semi diversi. Particolarmente economico, l’olio di semi vari è anche il meno indicato per fini alimentari proprio perché non è possibile stabilire con certezza gli oli di cui composto.